Skip to content

A PROPOSITO DELL’ORDINE DELLA CORONA D’ITALIA

L’Ordine della Corona d’Italia fu istituito il 20 febbraio 1868, dal Re Vittorio Emanuele II, in occasione delle future nozze dell’erede al trono Umberto Rainerio con la Principessa Margherita per celebrare l’unità nazionale, seppur ancora non del tutto completa, dopo la fine della terza guerra d’indipendenza che vide l’unione del Veneto con il giovane Regno d’Italia.

L’Ordine, indissolubilmente legato al Regno d’Italia, poteva essere conferito a cittadini italiani e stranieri, senza alcuna distinzione religiosa, che si fossero particolarmente distinti per i loro meriti nei settori militari, civili e politici per il bene dello stato, prima ancora che per meriti particolari nei confronti della Famiglia Reale.

Anche la decorazione dell’Ordine era ricca di simboli volti a celebrare l’identità nazionale anche dal punto di vista onorifico.

La croce dell’Ordine infatti era composta da una croce smussata in smalto bianco, i cui bracci erano uniti da nodi sabaudi d’oro.

La decorazione, al centro della croce, recava al recto un tondo raffigurante la Corona Ferrea su campo blu, al verso, nel medesimo tondo, era raffigurata l’aquila di Moriana di nero su fondo oro.

Agli occhi del Sovrano questa simbologia era un modo per definire l’unità della Real Casa con il territorio italiano. La Corona Ferrea infatti, oltre ad essere un’importante reliquia della Passione ed un fine manufatto di oreficeria longobarda, rappresentava sin dai tempi di Carlo Magno, il simbolo del dominio sull’Italia.

L’Ordine della Corona d’Italia contava, tra le sue fila, decine di migliaia di Cavalieri e Dame provenienti dalle classi sociali più diverse e che rappresentavano appunto uno specchio fedele di quelle che erano le diverse anime di una nazione giovane ma composita come l’Italia, che trovava nel Sovrano la personificazione della sua unità.

L’Ordine della Corona d’Italia, essendo un ordine statale, e non di natura dinastica, non viene più conferito dalla morte di S.M. il Re Umberto II.

Il Re infatti, che mantenne sempre le sue prerogative di Capo dello Stato non avendo mai abdicato, continuò a conferire l’Ordine della Corona d’Italia anche durante gli anni dell’ingiusto esilio in terra portoghese.

condividi

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su email
Condividi su whatsapp